Da uno studio dell’Osservatorio Bit di Milano 2022, che ha raccolto e confrontato i dati di alcune tra le maggiori analisi internazionali, è emerso che il 68% dei viaggiatori apprezza la sostenibilità sociale delle destinazioni e oltre la metà (53,3%) delle aziende turistiche hanno già introdotto soluzioni innovative per la sostenibilità.
Non c’è dubbio che, tra i cambiamenti apportati dalla pandemia agli stili di viaggio, uno sicuramente destinato a rimanere è la maggiore attenzione alla sostenibilità.
Il turismo sostenibile è un nuovo modo di viaggiare di chi pone molta attenzione al rispetto dell’ambiente, degli elementi naturali e delle comunità locali. Chi viaggia in questo modo pianifica attentamente le tappe del viaggio per limitare l’impatto del proprio viaggio sull’ambiente e sostenere le realtà più piccole e locali (in tal senso si parla anche di turismo responsabile).
Sostenibilità però, non solo in senso ambientale: secondo dati riportati dalla Commissione Europea in uno studio sul turismo accessibile, il 68% dei viaggiatori vorrebbe vedere i proventi delle proprie spese turistiche reinvestiti in loco. Di conseguenza, ragiona l’analista Regiondo, nei prossimi anni il viaggiatore sceglierà sempre più le destinazioni che dimostrino di rispettare la natura e, in generale, che sono più in linea con la sua filosofia. Secondo la società, questo approccio è destinato a breve termine ad ampliarsi sempre più dalle destinazioni ad altri attori del sistema turismo, come i vettori. Non si tratta solo di ‘greenwashing’: la sostenibilità sta comportando anche una maggiore attenzione verso gli stakeholder e, in particolare, verso le istituzioni. E, lato consumatore, la crescente importanza della sostenibilità rientra in una più ampia presa di coscienza di una maggiore responsabilità.
La nuova centralità del turismo sostenibile è confermata anche dai dati. Secondo il rapporto 2020 della Fondazione UniVerde, per il 74% degli italiani il turismo sostenibile è il più sicuro nella fase post-Covid, mentre il 71% lo considera eticamente più corretto e più vicino alla natura e l’84% lo vede anche come un’opportunità di sviluppo economico.
Risulta chiaro quindi che il turismo sostenibile non è solo una moda passeggera: forse in parte lo è stato, almeno all’inizio, ma visto che l’interesse nei confronti dell’ecoturismo sta aumentando, questo sta diventando un vero stile di viaggio e di vita.