L’ONDA LUNGA DEL CONFLITTO RUSSO UCRAINO COLPISCE ANCHE IL TURISMO VENETO E TREVIGIANO

Da mesi ci stavamo preparando per partecipare – dal 15 al 17 marzo p.v. – alla MITT,  la più grande e più longeva fiera di viaggi e turismo della Russia e uno dei primi cinque eventi del settore al mondo.

“Un mercato fatto di appassionati dell’italian style, ha dichiarato Gianni Garatti, Presidente della Fondazione MARCA TREVISO, dell’amore verso il bello ed il buono (la nostra arte ed i nostri vini in particolare) ma anche di matrimoni già programmati di coppie che scelgono le nostre ville, i nostri castelli, le nostre città e, of course, Venezia per celebrare “il giorno più bello della loro vita… Ma anche il cicloturismo e quello golfistico…”.

Un progetto che aveva già in calendario decine di appuntamenti con buyers ed intermediari per l’incoming nella Marca trevigiana.

Ma, tant’è, ENIT ci ha formalmente comunicato venerdì mattina scorso che la partecipazione italiana (e, quindi, del Veneto e della nostra destinazione trevigiana), non ci sarà. Quanto sopra, “in ragione della difficile situazione politica e militare come conseguenza della crisi in Ucraina, e tenuto conto che dal 27 febbraio l’Italia ha chiuso lo spazio aereo alla Russia”.

“Stavamo lavorando conferma il Presidente di Unioncamere del Veneto e della Camera di Commercio di Treviso e Belluno Dolomiti Mario POZZA – anche per un progetto su Antonio CANOVA, il grande Maestro della scultura neo classica, che proprio a San Pietroburgo, al Museo Statale Hermitage, oggi possiede certamente il gruppo più cospicuo e qualitativo di opere in marmo del Canova.. Ma, ovviamente, ci allineiamo e senza indugio, d’intesa con la Fondazione Marca Treviso, abbiamo fermato (in realtà, già dal giorno dello scoppio della guerra) la macchina organizzativa. Un unico rammarico – conclude POZZA – per le nostre imprese che vedevano, in questo mercato, uno spazio per la non semplice ripresa di questa stagione turistica ormai alle porte. Attenderemo tempi migliori confidando, a questo punto, su nuovi mercati e sulla pacifica conclusione delle ostilità” e sulla ripresa dei rapporti tra i due Paesi”.