Gli anni 1980, 1990 e primi anni 2000 sono stati un periodo di crescita senza precedenti nel numero di campi da golf nel mondo ed in Italia. L’andamento nel 2008 si è fermato bruscamente, per riprendere dopo la crisi del 2008 e durante la pandemia di COVID-19, che ha fatto registrare incrementi record.
In tutto il mondo, ci sono 540 nuovi progetti di campi da golf in varie fasi di pianificazione (344) o costruzione attiva (196). Di questi campi da golf emergenti, quasi due terzi sono associati agli sviluppi del resort. Ciò evidenzia un’affinità funzionale tra golf, turismo, sviluppo immobiliare, sviluppo di progetti ambientali e integrati al territorio ed al suo sviluppo economico.
Fonte: R&A Development Report 2021
In Europa: 83 sono i campi nuovi costruiti tra il 2016 ed il 2020 + 130 sono i percorsi in costruzione!
Lo sviluppo europeo si è mosso verso est con paesi di golf non tradizionali come Repubblica Ceca, Montenegro e Polonia tutti sfoggiando nuovi progetti legati al residenziale e sviluppo del resort.
In tutto il mondo, il golf è usato come business pilota, non solo di sport e tempo libero, ma di pianificazione territoriale e commerciale.
Sebbene l’Italia non stia sperimentando questa fase di costruzione di nuovi campi, la crescita dei golfisti si attesta essere quasi al 6%. Inoltre con l’incremento mondiale e dei vicini paesi, sia di golfisti che di campi da golf, il mercato presenta delle opportunità concrete di sviluppo del turismo golfistico, purchè l’offerta venga gestita in maniera puntuale ed efficace per trarre vere opportunità commerciali sul nostro meraviglioso territorio dalla ripresa dei flussi turistici in poi! La Ryder Cup poi è probabile che faccia registrare il sold out delle strutture golfistiche e ricettive del Lazio nel 2023 con un potenziale riversamento di turisti sulle altre regioni d’Italia dove il Veneto è la terza regione in termini di numero di strutture golfistiche.