In linea con il trend mondiale che ha visto crescere il golf con percentuali che non si vedevano dal 1997 con il fenomeno Tiger Woods, anche il turismo golfistico regionale, ed in particolare delle aziende aderenti a Golf in Veneto, ha registrato, durante i mesi di settembre e ottobre, una performance migliore addirittura del 2019 (anno record per il turismo italiano).
Si stima che in tutto il Veneto i green fee di turisti ammontino a 70.000 unità che generano un effetto moltiplicatore di 2.5 notti.
I turisti golfisti per il Veneto provengono prevalentemente dalle vicine: Austria, Germania, Svizzera. Particolare nota arriva dal mercato francese che ha fatto registrare una notevole crescita di golfisti nel nostro territorio. Ciò dovuto anche alla chiusura di una delle loro destinazioni favorite come il Marocco. La Francia ha appena pubblicato i dati di crescita dei propri golfisti con un + 4,32% di tesserati nel 2021 rispetto al 2019.
La Federazione francese (FFgolf) nel 2021 ha distribuito 47.009 tessere ai nuovi iscritti, di cui il 30% sono donne, che rappresentano il 27% del totale numero di tessere nazionali.
Attendiamo ora anche i numeri della crescita dei golfisti nazionali dalla Federazione Italiana Golf.
Tutto questo riconferma che il futuro del turismo golfistico Italiano rimane di assoluto ottimismo per le imprese che partecipano all‘industria del golf del nostro territorio e tutto ciò trovandoci ad ospitare nel prossimo futuro IGTM 2022 (International Golf Travel Market) e Ryder Cup 2023, entrambe a Roma.
Assieme poi a grandi eventi sportivi, commerciali e culturali, sia regionali che nazionali, il Veneto e l’Italia saranno al centro della scena mondiale, per cui si deve rispondere con adeguate azioni di presenza sul mercato, per le quali Golf in Veneto sta organizzando piani di rilancio e sviluppo.